Costruzione della Frontiera Nord

L’organizzazione del lavoro e il reclutamento della manodopera
I lavori di difesa furono diretti dal Genio e realizzati da reparti del Genio di cui facevano parte anche truppe di fanteria a riposo e civili militarizzati e da imprese private.
il Segretariato Generale per gli Affari Civili con la collaborazione degli enti locali si occupò di reclutare manodopera e disciplinare il contratto di lavoro.
I requisiti per poter essere arruolati erano: la cittadinanza italiana, il passaporto per l’interno, i certificati sanitari,  età tra 17 e 60 anni. In seguito alla carenza di personale maschile, furono assunti anche ragazzi con meno di 15 anni. Il contratto garantiva l’alloggiamento,il vitto, l’assistenza sanitaria, l’assicurazione contro gli infortuni e il salario. Il salario era, in centesimi, da 10 a 20 l’ora per donne e ragazzi; da 30 a 40 l’ora per sterratori, manovali e braccianti; da 40 a 50 per muratori, carpentieri, falegnami, fabbri e minatori; da 60 ad una lira per i capisquadra. L’orario di lavoro era da 6 a 12 ore giornaliere per tutti i giorni della settimana. Le donne venivano principalmente utilizzate come portatrici per il trasporto dei materiali, come cuciniere e come conduttrici di carri. Le più istruite lavoravano negli uffici del cantiere.Tutto il personale venne dotato di un tesserino di riconoscimento.
I cantieri
Nei cantieri un ufficiale del Genio dirigeva sia i militari sia l’impresa appaltatrice. Le squadre degli operai erano costituite ciascuna da una ventina di persone dirette da un caposquadra.
I cantieri erano autonomi e le risorse vennero reperite in loco. Si aprirono cave di sabbia; si recuperò la ghiaia dai torrenti; si produsse calce rimettendo in funzione vecchie fornaci; si ricavò pietrame dai massi erratici; legname dal taglio di alberi. Vennero canalizzate le acque. Gli incidenti sul lavoro erano numerosi e gravi specialmente fra i minatori e vi furono morti da malattie.
Era proibito avvicinarsi alle costruzioni militari; eseguire schizzi, rilievi e fotografie; transitare per le strade militari. Il pascolo del bestiame, il taglio dell’erba e il taglio dei boschi richiedevano permessi.
I terreni furono requisiti con occupazione immediata. Le operazioni di risarcimento si protrassero per 20 anni.