Fortificazioni militari del Monte San Martino

Sulla montagna del S. Martino vennero costruite: una caserma, un acquedotto, postazioni in caverne, osservatori e una rete di camminamenti e trincee.I lavori sono frutto di uno studio geologico. L’utilizzo dei materiali esistenti in loco consente di mimetizzare al meglio le opere.
Nel cantiere di Val Alta lavorano donne e gli uomini esentati dal servizio militare o non ancora idonei, abitanti di Duno e dei paesi vicini. Le donne provvedevano al trasporto dei materiali e della cotica erbosa con la quale nascondere i manufatti. Dovevano anche preparare il pranzo e portare acqua da bere gli operai. Tra gli uomini c’erano muratori, falegnami, scalpellini e “minor” ovvero operai addetti alle mine da inserire nella roccia in cui far passare trincee e gallerie. La polvere da sparo veniva prelevata dalla polveriera a Cuveglio; Il cemento arrivava a Val Alta sui carretti dei “caredor” tirati dai buoi. Nel 1915 si iniziò a costruire la strada militare Duno-S.Martino, partendo dal cimitero di Duno. I lavori proseguono in altre tre direzioni: da S.Martino verso Arcumeggia e da Val Alta verso il monte S.Michele e verso Mesenzana, mentre il progetto della strada da Duno ad Arcumeggia fu abbandonato al termine della guerra. Le strada, nate per scopi militari, col tempo diventano vie di comunicazione e di lavoro..